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Nel tardo Medioevo e primo Rinascimento, il copricapo rappresentava un aspetto fondamentale nell’abbigliamento delle donne italiane che seguivano la moda. Tuttavia, oggi è una sfida trovare copricapi che evocano il gusto italiano di quell’epoca.

In qualità di Sartoria Clio, ho sviluppato tre tipi di copricapi utilizzando sia riferimenti visivi dell’epoca che ricerca storica: il balzo, la sella, e la rete. In ordine, queste “berrette” coprono il Quattordicesimo secolo dal primo quarto in poi fino al primo ‘500 nel nord e centro Italia.

Questi copricapi fatti su misura possano arricchire la tua manifestazione o interpretazione dell’epoca. Utilizzo materiali naturali e vintage che conferiscono autenticità sia nell’aspetto che al tatto. Tutto è confezionato a mano da me.

Gli esempi qui sotto sono solo indicativi. Oltre alle misure, i colori e le finiture possono variare a secondo delle preferenze dei clienti.

Contattatemi a sartoriaclio@gmail.com per descrivere le vostre esigenze e richiedere un preventivo.

Balzi

Selle

Nominata in molti modi (spesso non lusinghieri) le acconciature alte e “a corne” erano di moda fra i nobili in tutta Europa. Questi copricapi, qui denominati “selle,” rispecchiano le interpretazioni italiane di questa moda fantasiosa.

La Clarice (c. 1470-1480)

La forma di questa sella ed il suo “velo” si basano sul disegno della scuola Maso Finiguerra di 1470 (circa), mentre la decorazione richiama quella presente nell’opera di Domenico Ghirlandaio, probabilmente un ritratto di Clarice Orsini (morta 1488). Perle di acqua dolce e perline di vetro, insieme a decorazioni argentate su un fondo di raso di seta, fanno brillare questa sella. Un broccato di seta e fili metallici copre un anello imbottito di lana e forma un velo/fascia che aggiunge un tocco di eleganza ad un’acconciatura piuttosto fantastica.

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L’Apollonio (c. 1450)

Un copricapo di solito indossato dalle giovani, la sella appare nelle scene cortesi delle feste fra gentildonne e gentiluomini. Questo esempio è ispirato da uno indossato da una fanciulla al “Banchetto nuziale” nelle Storie di Alatiel, un’illustrazione della bottega di Apollonio di Giovanni (c. 1450). Rivestita in seta d’oro chiaro e ornata di trecce metalliche, la sella “Apollonio,” è abbinata a un “velo” rosso. È elegante e raffinata nel suo complesso semplice.

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Reti

La rete “Ambrogio,” ca. 1490

Questa rete richiama l’esempio presente nel ritratto di Ambrogio de Predis del 1490, attualmente custodito nella Pinacoteca Ambrosiana a Milano. La rete è realizzata con filo di seta lavorato a nodi. Come nell’immagine originale, è ornata con una fila di perle trasparenti (in questo caso perle di vetro di provenienza Cechia) che contribuiscono a incorniciare dolcemente il viso e a scendere sopra una treccia posteriore. Una benda decorata con gioielli, che avvolge la testa, completa il look.

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La rete della “Bella Principessa”

Basata sul disegno che molti ritengono essere di Leonardo da Vinci, databile al tardo 1490, questa rete è fatta con filo di seta lavorato a nodi. In questo modello, un “pizzo” antico realizzato con filo metallico, con un motivo identico a quello presente nell’immagine originale, decora un nastro di seta che avvolge la rete intorno una treccia. Una fascia, in questo caso fatta con filo di seta intrecciato, permette alla rete di rimanere elegantemente in posizione. Su richiesta, può essere aggiunta un’estensione di coda di cavallo intrecciata e decorata con un nastro abbinato (vedi foto aggiuntive).

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